NetApp Partner Academy 2017

NetApp Academy 2017: Data Visionares Wanted

NETAPP ACADEMY 2017: DATA VISIONARES WANTED E L’IPERCONVERGENZA TARGATA NETAPP

Le Officine del Volo di Milano hanno ospitato lo scorso 10 ottobre 2017 la NetApp Partner Academy, l’evento organizzato ogni anno da NetApp per creare un punto di incontro tra Partner, team tecnici e di vendita, e per poter diffondere le novità e le tendenze del brand e del settore IT.

Ad aprire l’incontro è Andrea Fumagalli, Channel Sales Manager di NetApp, che ci spiega come tutti i trend topic attuali della Digital TransformationGDPR, intelligenza artificiale (AI), Internet of Things (IoT), Industria 4.0 – partano dai Dati e che di conseguenza questi ultimi stiano diventando la nuova valuta dell’era digitale e vero fattore competitivo delle aziende. NetApp, uno dei leader mondiali in ambito Storage, è quindi in prima linea in tutti questi progetti e affronta le sfide poste dalla complessità e varietà che li caratterizza con NetApp Data Fabric, una piattaforma che vuole “liberare i dati” sfruttando il cloud ibrido, creando datacenter evoluti e modernizzando lo storage, senza però togliere la protezione adeguata ai dati critici e puntando a velocizzare i risultati aziendali.

Segue sul palco il giornalista di Radio24 Enrico Pagliarini che porta l’attenzione sul fatto che in ogni progetto innovativo sono fondamentali anche fattori “umani”, che riguardano l’organizzazione, la cultura, le competenze e la creatività delle persone e che devono operare in sinergia con le soluzioni tecnologiche abilitanti per cogliere le grandi opportunità di questo momento storico.

Marco Pozzoni, Country Manager di NetApp Italia, rimarca il posizionamento di NetApp come leader nell’area EMEA con una crescita del 177% anno su anno nel mercato Flash e una gamma di soluzioni decisamente più ampia e articolata rispetto ai “classici” filer per cui NetApp è principalmente conosciuta.

Citiamo ad esempio i sistemi All Flash di fascia alta SolidFire, in grado di fornire prestazioni elevatissime e definire fino al livello della singola Virtual Machine il livello di servizio fornito, ma anche sistemi All Flash più abbordabili per clienti di medie dimensioni (AFF200 – AFF300), NetApp AltaVault per la Data Protection, NetApp Cloud Control per il backup e restore dei dati di Microsoft Office 365.

Molto interessate in termini di visione strategica e come parte della Data Fabric è l’offerta NetApp ONTAP Cloud che permette Cloud Provider (Amazon AWS in particolare) di erogare servizi di storage NetApp per realizzare integrazioni con ambienti NetApp on premise a fini di Disaster Recovery, migrazione, realizzazione di ambienti ibridi.

Come possiamo progettare il Next Generation Data Center (NGDC) con NetApp? La risposta arriva da Davide Marini, Enterprise Sales Manager di NetApp, che individua le 5 caratteristiche fondamentali che un NGDC deve avere secondo NetApp:

  • Scalabilità
  • Sicurezza
  • Performance garantite
  • Gestione semplificata e automatizzata
  • Efficienza globale

In perfetta sintonia con questi obiettivi si inserisce l’annuncio della nuova soluzione di iperconvergenza Netapp HCI (Hyper Converged Infrastructure).

E’ il Technical Partner Manager di NetApp Italia Matteo Pirelli a illustrarne i principali dettagli.

Contrariamente ad altre soluzioni di iperconvergenza, con NetApp HCI è possibile scalare le risorse di calcolo e di archiviazione indipendentemente pur rimanendo nell’ambito di un unico building block hardware. I “puristi” dell’iperconvergenza magari storceranno un po’ il naso ma secondo NetApp questa impostazione aggiunge flessibilità senza rinunciare alla drastica semplificazione delle operazioni che costituisce la maggior attrattiva per i clienti di questo genere di soluzioni.
NetApp HCI utilizza interamente dischi SSD e si basa sul sistema operativo storage SolidFire Element OS, lo stesso utilizzato dai sistemi All-Flash di fascia alta, quindi anche con HCI è possibile definire fino al livello della singola Virtual Machine il livello di servizio fornito. Il plug-in vCenter rende la gestione con l’ambiente VMware semplice e intuitivo e naturalmente anche HCI può entrare a far parte della già citata Data Fabric.

La configurazione minima è composta da due building block da 2 rack unit, quattro nodi storage (disponibili diverse capacità in base al taglio di dischi SSD scelto) e due nodi di calcolo.

Per i singoli nodi sono disponibili tagli “small” (16 core computazionali / 5.5TB di effective capacity), “medium” (24 core di computazionali / 11TB effective capacity) e “large” (36 cores computazionali / 22TB effective capacity). La “effective capacity” è quella utile risultante per memorizzare i dati del cliente che tiene già conto dello spazio occupato dal sistema operativo e suoi metadati, delle ridondanze di protezione del dato e delle funzionalità di efficienza come compressione, deduplica e thin provisioning. L’unico hypervisor supportato è al momento Vmware.

Si tratta come detto di un prodotto appena annunciato che parte però da un sistema operativo storage già consolidato. Per valutarlo approfonditamente sono disponibili da parte di NetApp, tramite i suoi partner, delle macchine demo utilizzabili per installazioni di test.

Contattaci per avere maggiori informazioni.

Cos’è Industria 4.0

UNA NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE 

Industria 4.0 è il nome dato all’innovativa manovra economica, il cui intento è quello di supportare le aziende industriali facendo rinascere macchinari di vecchia generazione grazie all’integrazione di nuove tecnologie.
Una trasformazione da azienda manifatturiera a Smart Factory tradotta in produzione agile e infrastrutture informatiche a completamento dei sistemi, con particolare riguardo alla sostenibilità.

Il punto centrale della Quarta Rivoluzione Industriale è, infatti, quello di fare collaborare sistemi fisici con sistemi informatici per ottimizzare e supportare i processi di produzione, diminuire gli sprechi e monitorare ogni passaggio.

Alcuni esempi? Tramite il cloud è possibile gestire ed elaborare una grande quantità di dati ed eseguirne il backup online, con il risultato di analisi dettagliate e immediate disponibili in ogni momento.
Oppure la realtà aumentata per la gestione delle macchine, la simulazione per ottimizzare ii processi senza disguidi e l’analisi dei Big Data per sfruttare i materiali il più possibile evitando scarti, l’interazione tra uomo e macchina attraverso tecnologie touch, passando per il vasto mondo dell’Internet of Things, della robotica e della stampa 3D. Questi argomenti aprono anche un grande tema, quello della cyber security, per garantire la sicurezza e la protezione di ogni dato presente all’interno dell’azienda.

Il futuro quindi è una produzione del tutto automatizzata e interconnessa.

Questa manovra non è arrivata solo a livello intellettuale: è previsto infatti un piano di ammortamento per le spese sostenute nella digitalizzazione dell’impresa a livello software.
Per capire meglio i finanziamenti attuabili e le competenze necessarie, il Ministero dello Sviluppo Economico ha divulgato un documento di sintesi che potete trovare qui.